F.S. FLINT
NEL GIARDINO
Ho la testa sull’erba;
e guardo
la folla di stelle
nella notte.
Cadono… cadono…
sono sopraffatto,
e impaurito.
Ogni foglia del pioppo tremulo
è accarezzata dal vento,
e ogni foglia sta piangendo.
E il profumo
di rose invisibili
aumenta l'angoscia.
Lascia che una solida trama di radici
nutra il cremisi delle rose
sul mio cuore;
e poi ripiega l'incavo
dove c'era tutto il dolore.
(da Cadenze, 1915)
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“La cadenza naturale delle nostre emozioni è la forza trainante delle nostre espressioni poetiche”: è tutta qui l’essenza della poesia di F. S. Flint, uno dei massimi esponenti dell’Imagismo inglese a cavallo tra gli Anni Dieci e gli Anni Trenta del secolo scorso. Stare sdraiati sull’erba a guardare le stelle in una notte d’estate diventa allora l’esercizio imagista di isolare una singola immagine per rivelarne l’essenza sintetizzandone le prospettive in un’operazione che nell’arte portò al Cubismo.
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FOTOGRAFIA © PXHERE
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LA FRASE DEL GIORNO
C'è solo un'arte di scrivere, ed è l'arte della poesia… che sia in forma di prosa o in rima e metro o in cadenza rimata.
F.S. FLINT, Cadenze
Frank Stuart Flint (Londra, 19 dicembre 1885 – 28 febbraio 1960), poeta e traduttore inglese. Fu esponente di spicco dell’Imagismo, che trattò con un particolare dono per il linguaggio. Ford Madox Ford lo definì “uno degli uomini più grandi e dei migliori spiriti del paese”.
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