Giugno: la luce gialla e dorata che viene dai campi di girasole e dalle messi che maturano. Ma non sono protagoniste di questi versi della poetessa spagnola Josefa Parra e del poeta messicano Jaime Torres Bodet: ne sono piuttosto lo scenario, il corollario, il pretesto per parlare d’amore, per paragonarlo alla resistenza dei girasoli nel primo caso e per servirsene come punto di contatto con l’amata lontana nel secondo.
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FOTOGRAFIA © BRU-NO/PIXABAY
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JOSEFA PARRA
GIUGNO
Lasciati annientare
dalla luce gialla e acuta dei girasoli,
lascia che il sole di giugno ti ferisca e ti maltratti
con aghi d'oro.
Riposa dall'amore in un dolore più alto,
muori dal desiderio che geme nelle radici
e sostiene le piante.
Alla fine, il dolore non è un merito; né il desiderio
di un corpo è una sventura più grande della sete.
Salva il tuo nome.
Lasciati annientare tra i girasoli;
Che nessuno dica che muori d'amore e non di febbre.
(da Mujeres de carne y verso. Antología poética femenina en lengua española del siglo XX, 2002)
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JAIME TORRES BODET
12 GIUGNO
Amore, in questi versi che ti scrivo
vorrei che tu ritrovassi il colore
di questo chiaro cielo riflessivo
che guardo per ricordare il tuo amore.
Che sentissi che luglio si avvicina
che nasce l’oro della mietitura,
che udissi il ronzare della mosca
che vola insistente nella calura.
E che pensassi: «Che anno bollente!
Quanto sole nei recinti!»... e, chissà,
che un sospiro chiudesse dolcemente
i tuoi occhi. Che altro? Niente più.
(da I giorni, 1923)
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LA FRASE DEL GIORNO
E cosa c'è di così raro come un giorno di giugno? / Allora, se mai vengono giorni perfetti; / allora il Cielo prova se la terra è intonata, / e su di essa posa dolcemente il suo caldo orecchio.
JAMES RUSSELL LOWELL, La visione di Sir Launfal
Josefa Parra Ramos, (Jerez de la Frontera, 7 febbraio 1965), poetessa spagnola: Laureata in Filologia, ha ricevuto il Premio Cernuda nel 2000. Il suo tema principale è l’amore, declinato nel fuoco vivo della passione e dell’erotismo, nelle braci dell’assenza e nelle ceneri della nostalgia.
Jaime Torres Bodet (Città del Messico, 17 aprile 1902 – 13 maggio 1974), poeta, scrittore e politico messicano. Più volte ministro, fu direttore generale dell’UNESCO e ambasciatore in Francia. La sua poesia ha un accento sapido e malizioso grazie al quale egli non cadde mai in effetti facili o gratuiti.
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