giovedì 23 giugno 2022

Immensa arpa sonora


GIOVANNI PASCOLI

LA VIA FERRATA

Tra gli argini su cui mucche tranquilla-
mente pascono, bruna si difila
la via ferrata che lontano brilla;

e nel cielo di perla dritti, uguali,
con loro trama delle aeree fila
digradano in fuggente ordine i pali.

Qual di gemiti e d'ululi rombando
cresce e dilegua femminil lamento?
I fili di metallo a quando a quando
squillano, immensa arpa sonora, al vento.

(da Myricae, Giusti, 1892)

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L’irrompere del progresso è al centro della poesia di Giovanni Pascoli scelta dal Ministero per l’analisi del testo alla prima prova scritta dell’esame di maturità del 2022.  Un paesaggio bucolico con le mucche al pascolo, come potrebbe essere in un dipinto di Segantini, nel quale piomba la tecnologia sotto forma dei binari della ferrovia che luccicano e dei pali del telegrafo che corrono accanto alle rotaie, accompagnando la strada ferrata. Che fa il poeta? Rimane in bilico tra l’esigenza dell’evoluzione tecnica e il rimpianto per quella profanazione della natura, si interroga sulla portata di tale mutamento, sull’irruzione della realtà esteriore in quel mondo agrario, sulle minacce all’innocenza rurale e alle tradizioni, ma riesce tuttavia a trovare la poesia anche nel progresso, in quei fili tesi che il vento fa vibrare come le corde di un’arpa eolica.

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FOTOGRAFIA © 9436196/PIXABAY

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LA FRASE DEL GIORNO
Noi mentre il mondo va per la sua strada, / noi ci rodiamo, e in cuor doppio è l'affanno, / e perché vada, e perché lento vada.
GIOVANNI PASCOLI, Myricae




Giovanni Pascoli (San Mauro di Romagna, 31 dicembre 1855 – Bologna, 6 aprile 1912), poeta e accademico italiano, eccelso latinista, figura emblematica della letteratura di fine Ottocento. Nonostante la sua formazione eminentemente positivistica, è il maggiore esponente del Decadentismo.


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