domenica 19 giugno 2022

Un valzer


VINÍCIUS DE MORAES

SOSPENSIONE

Fuori di me, fuori di noi, nello spazio, nel vuoto
la musica dolente di un valzer
In me, nel profondo di me
la musica dolente del tuo corpo
E in ogni cosa, vivendo il momento di ogni cosa
la musica della notte illuminata.

Il ritmo del tuo corpo nel mio corpo…
Il dolce giro del valzer lontano, del valzer sospeso…
il mio petto vive il tuo petto
I miei occhi bevono i tuoi occhi, bevono il tuo viso…
E la voglia di piangere che viene da tutte le cose.

(da Cammino verso la distanza, 1933)

.

La tristezza è l’intervallo tra due felicità” scrisse il poeta brasiliano Vinícius de Moraes: appare già evidente in questa poesia giovanile, scritta a vent’anni, in cui sulle note di un valzer in sottofondo mostra la sua inquietudine per la felicità che va e viene, la sua brama di vivere più di una vita in una. Questo spleen baudelairiano, o meglio, questa saudade tipicamente brasiliana lo attanaglierà spesso, tanto che nel 1960 scriverà: “È chiaro che la vita è buona / e l'allegria, l'unica indicibile emozione / è chiaro che ti trovo bella / e benedico in te / l'amore delle cose semplici / è chiaro che ti amo / e ho tutto per essere felice / ma capita che io sia triste…”

.

JACK VETTRIANO, "DANCE ME TO THE END OF LOVE"

.

--------------------------------------------------------------------------------------------------------
LA FRASE DEL GIORNO
La vita è questa incertezza che dimora in me.
VINÍCIUS DE MORAES




Marcus Vinícius da Cruz de Mello Moraes (Rio de Janeiro, 19 ottobre 1913 – 9 luglio 1980), poeta, cantante, compositore, drammaturgo e diplomatico brasiliano. Di famiglia facoltosa, fu addetto d’ambasciata a Los Angeles e Parigi. Nel 1958 diede il via alla bossanova con i testi scritti con Jobim di Canção do amor demais, album di Elizeth Cardoso. Si sposò nove volte.


Nessun commento: