sabato 6 novembre 2021

La fossetta sopra la clavicola


HANS MAGNUS ENZENSBERGER

POESIA DEL CUSCINO

Perché fino alla punta delle dita
sei presente, perché hai desideri,
per come pieghi i ginocchi
e mi mostri le chiome,
per il tuo tepore
e la tua oscurità;
per le tue frasi dipendenti,
i gomiti non prepotenti
e l’anima materiale
che nella fossetta
sopra la clavicola balugina;
perché sei andata
e venuta, e per tutto
ciò che di te non so
queste mie esili sillabe
son troppo poco – o troppo.

(da Musica del futuro, 1991)

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Il poeta tedesco Hans Magnus Enzensebrger secondo il critico Werner Ross,”può passare facilmente da un tono ironico a uno intimo”. E intima è questa bella poesia che si trasforma in una lode dell’amata. “Si può recitare come una preghiera della sera prima di andare a dormire” dice ancora Ross, probabilmente per via di quelle elencazioni simili a una litania amorosa.

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DIPINTO DI ERIC ZENER

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LA FRASE DEL GIORNO
D'altronde, nemmeno le metafore letterarie sono arbitrarie: c'è sempre un nesso tra significante e significato.
HANS MAGNUS ENZENSBERGER, L’Espresso, 11 giugno 2004




Hans Magnus Enzensberger (Kaufbeuren, 11 novembre 1929), scrittore, poeta, traduttore ed editore tedesco. La sua poesia, con espressione volutamente antipoetica e provocatoria, non vede un mezzo di salvezza per l'uomo e si presenta come denuncia spietata di tutte le storture e debolezze della società.


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