ESTEBAN MOORE
L’OGGETTO NEL SUO STATO NATURALE
“no ideas but in things"
William Carlos Williams
I vecchi binari – bruniti dall’attrito delle ruote
dei veloci treni sotterranei --- brillano nella luce
fioca
che illumina - il lungo tunnel
e all’interno di quel bagliore rettilineo - di metallo che svanisce --- verso
la prossima stazione allegramente illuminata --- risiede la poesia
(da L’aereo nero e altre poesie, 2007)
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La poesia risiede anche nelle piccole cose, nel nulla, nel modo in cui cade la luce in un dipinto di Vermeer oppure sui binari all’aperto della metropolitana prima di una galleria, come rileva il poeta argentino Esteban Moore.
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FOTOGRAFIA © ADAM SCOTT
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LA FRASE DEL GIORNO
Ogni giorno succedono piccole cose, tante da non riuscire a tenerle a mente né a contarle, e tra di esse si nascondono granelli di una felicità appena percepibile, che l’anima respira e grazie alla quale vive.
BANANA YOSHIMOTO, Un viaggio chiamato vita
Esteban Moore (Buenos Aires, 1952). Poeta, traduttore e saggista argentino. Insignito del premio di poesia del Fondo Nacional de las Artes, ha tradotto Lawrence Ferlinghetti, Gregory Corso, Raymond Carver, Wallace Stevens, Dylan Thomas e Charles Bukowski.


Sibilla Aleramo, pseudonimo di Marta Felicina Faccio detta Rina (Alessandria, 14 agosto 1876 – Roma, 13 gennaio 1960), scrittrice e poetessa italiana. Attiva nell’impegno femminista, esordì con il romanzo autobiografico Una donna. La relazione con il poeta Dino Campana generò un importante carteggio e numerose poesie.
























