domenica 14 luglio 2019

Con un rosso di sera


UMBERTO SABA

IL POETA

Il poeta ha le sue giornate contate,
come tutti gli uomini; ma quanto,
quanto variate!
L’ore del giorno e le quattro stagioni,
un po’ meno di sole o più di vento,
sono lo svago e l’accompagnamento
sempre diverso per le sue passioni,
sempre le stesse; ed il tempo che fa
quando si leva, è il grande avvenimento
del giorno, la sua gioia appena desto.
Sovra ogni aspetto lo rallegra questo
d’avverse luci, le belle giornate movimentate
come la folla in una lunga istoria,
dove azzurro e tempesta poco dura
e si alternano messi di sventura e di vittoria.
Con un rosso di sera fa ritorno
e con le nubi cangia colore la sua felicità,
se non cangia il suo cuore.
Il poeta ha le sue giornate contate,
come tutti gli uomini; ma quanto,
quanto beate!


(da Il Canzoniere, Einaudi, 1961)

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Il poeta non è un supereroe, dice Umberto Saba: è un uomo come tutti gli altri, e con tutti gli altri uomini condivide l’umanità e il tempo, lo scorrere delle stagioni e i sentimenti che a volte variano e a volte no. La differenza è tutta nella sua capacità di cogliere quelle emozioni che i giorni riservano, di catturare la bellezza effimera e imprigionarla nei suoi versi.

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VITTORIO BOLAFFIO, "RITRATTO DI UMBERTO SABA"


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LA FRASE DEL GIORNO

La letteratura sta alla poesia come la menzogna alla verità.
UMBERTO SABA, Quel che resta da fare ai poeti




Umberto Saba, pseudonimo di Umberto Poli (Trieste, 9 marzo 1883 – Gorizia, 25 agosto 1957), poeta italiano tra i massimi del ‘900. Di famiglia ebraica, fu avviato agli studî commerciali, e fu per lunghi anni direttore e proprietario di una libreria antiquaria a Trieste. La sua poesia, quasi intimo diario e confessione, indaga le cose ultime, la donna, l’amore, il senso atavico del dolore. La sua opera è raccolta nel Canzoniere.

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