JOSÉ MARÍA ÁLVAREZ
ANTIDOTO
Miei furono, amore mio,
i vostri occhi scuri
Chi li ha resi estranei?
Canzoniere anonimo
In questi tempi è utile disporre di una bella donna
Alessandra Mancinghi-Strozzi
Queste divertite divagazioni sollevarono per un momento
il suo animo, e si arrese alla contemplazione
Joris-Karl Huysmans
L’oro della sera
sul mare del tuo corpo
Il crepuscolo che arde nel tuo sguardo
Il canto delle sirene del tuo grembo
Le nostre lingue allacciate come uccelli sontuosi
Contemplando la tua bellezza e il mio desiderio
accetto la vita
(da Museo delle cere, 1974)
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La donna, l’amore come contravveleno al vivere: il poeta spagnolo José María Álvarez costruisce con una lunga serie di epigrafi e e cinque versi questa sua tesi. La donna riflette il mondo e – come già Paul Éluard – il poeta comprende il senso del vivere attraverso di lei.
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FOTOGRAFIA DI SRI MAIAVA RUSDEN
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LA FRASE DEL GIORNO
La poesia non richiede solo intelligenza. Uno scrive quello che lo emoziona. E poi c’è gente che legge e si emoziona con te.
JOSÉ MARÍA ÁLVAREZ, La Opinión de Murcia, 2 febbraio 2016
José María Álvarez, (Cartagena, 31 maggio 1942) poeta, saggista e narratore spagnolo. È traduttore di Kavafis, Holderlin, Stevenson, Shakespeare, Villon e T.S. Eliot. L'opera principale di Álvarez è Museo delle cere, un lavoro in corso da molti anni nel tentativo di completare un libro unico e onnicomprensivo.
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