TOMAS TRANSTRÖMER
SFERE DI FUOCO
Nei mesi oscuri la mia vita scintillava
solo quando ti amavo.
Come la lucciola si accende e si spegne,
si accende e si spegne,
– dai bagliori si può seguire il suo cammino
nel buio della notte tra gli ulivi.
Nei mesi oscuri l’anima stava rannicchiata
e senza vita
ma il corpo veniva dritto verso di te.
Il cielo notturno mugghiava.
Furtivi mungevamo il cosmo e siamo sopravvissuti.
(da La piazza selvaggia, 1983 - Traduzione di Maria Cristina Lombardi)
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L’amore come luce ed energia che permette di sopravvivere ai mesi bui dell’inverno, al suo letargo che deve sembrare oscuro e infinito nei paesi scandinavi – come la Svezia del Premio Nobel Tomas Tranströmer, che ancora una volta cerca l’immanente partendo dall’oggettivo.
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FOTOGRAFIA DI HIRAMATSU TSUNEAKI
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LA FRASE DEL GIORNO
Sono trasportato nella mia ombra come un violino nella sua custodia nera.
TOMAS TRANSTRÖMER, Il grande enigma
Tomas Tranströmer (Stoccolma, 15 aprile 1931 – 26 marzo 2015), scrittore, poeta e traduttore svedese, Nel 2011 è stato insignito del Premio Nobel per la letteratura con la seguente motivazione: "perché attraverso le sue immagini condensate e traslucide, ci ha dato nuovo accesso alla realtà". La sua opera è posta tra Modernismo, Espressionismo e Surrealismo.
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