JOSÉ EMILIO PACHECO
MISERIA DELLA POESIA
Mi chiedo che posso farmene di te
adesso che sono passati tanti anni,
sono caduti gli imperi,
la piena ha travolto i giardini,
si sono cancellate le foto
e nei luoghi sacri dell’amore
sorgono negozi e uffici
(con nomi in inglese naturalmente).
Mi chiedo che posso farmene di te
e faccio una pseudopoesia
che tu mai leggerai
– o se la leggi,
invece di una fitta di nostalgia,
provocherà il tuo sorrisetto critico.
(da Andrai e non tornerai, 1973 - Traduzione di Emilio Coco)
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“Corre il tempo, vola e va leggero, non tornerà”: il poeta messicano José Emilio Pacheco scelse questa frase del Don Chisciotte come epigrafe della raccolta Andrai e non tornerai. Il tempo va in una sola direzione e ci è consentito soltanto di ripercorrerlo nella memoria. La poesia stessa allora altro non è che “ombra della memoria”, consapevole che il regno di ieri è però perduto per sempre.
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DIPINTO DI ROB GONSALVES
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LA FRASE DEL GIORNO
Il tempo non è passato. / È qui. / Siamo passati noi.
JOSÉ EMILIO PACHECO, Città della memoria
José Emilio Pacheco Berny (Città del Messico, 30 giugno 1939 - 26 gennaio 2014), scrittore, poeta, saggista e traduttore messicano. Fu parte integrante della Generazione dei ‘50. La sua poesia concentra l’attenzione sulla storia, sulla ciclicità del tempo, sull’universo dell’infanzia e sulla vita nel mondo moderno.
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