lunedì 23 luglio 2018

Se tu non avessi nome


PEDRO SALINAS

IX. PERCHÉ HAI NOME TU?

Perché hai nome tu,
giorno, mercoledì?
Perché hai nome tu,
stagione, autunno?
Allegria, tristezza, sempre
perché avete nome: amore?

Se tu non avessi nome
io non saprei che cos'era
né come, né quando. Niente.

Sa il mare come si chiama,
di essere il mare? Sanno i venti
i loro nomi, del Sud
e del Nord, oltre
che di essere puro soffio?

Se tu non avessi nome,
tutto sarebbe primo,
iniziale, tutto scoperto
da me,
puro fino al mio bacio.
Godimento, amore: delizia lenta
di godere, di amare, senza nome.

Nome: che pugnale conficcato
nel mezzo di un petto puro
che sarebbe nostro sempre
se non fosse per il suo nome!

(da La voce a te dovuta, 1933)

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L’emozione poetica di Pedro Salinas, nella breve e tormentata storia d’amore con Katherine Prue Reading, si nutre di interrogativi sull’essenza di quell’amore, sul suo meraviglioso accadere (“E sto abbracciato a te / senza chiederti nulla, per timore / che non sia vero / che tu vivi e mi ami). In questo gioco di domande, in cui il nome è la relazione con il pensiero, riecheggia lo Shakespeare di Romeo e Giulietta: “Cosa c'è in un nome? Ciò che chiamiamo rosa anche con un altro nome conserva sempre il suo profumo?”.

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Magritte

RENÉ MAGRITTE, “IL BACIO”

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LA FRASE DEL GIORNO
I giorni ed i baci / sono in errore: / non hanno termine dove dicono.
PEDRO SALINAS, La voce a te dovuta




Pedro Salinas y Serrano (Madrid, 27 novembre 1891 – Boston, 4 dicembre 1951), poeta spagnolo appartenente alla generazione del 1927. La voce a te dovuta, Ragione d’amore e Lungo lamento formano una trilogia poetica sull’amore per Katherine Prue Reading, docente americana, interrotto dopo il tentato suicidio della moglie Margarita.


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