ALBERICO SALA
NON SANNO, FANNO
Un meteorite così, di mezzo chilo,
è niente, ma è caduto in un cortile
di Lodi (le case rosse, i fieni, il latte,
la bicicletta greve di classici).
Io torno
da bastioni di vento e pioggia, statue
di luce azzurra e rossa al Forte, pianeta
di Giotto e Michelangelo, isola di Pasqua.
In treno ho guardato per cento chilometri
il massacro a colori di An Loc, un cesto
rovesciato d'avanzi di verdura, e mani
contadine.
Nell'orto lombardo misuro
la pazienza della foglia: vecchio Ho,
non è vero che «la rosa s'apre, la rosa
appassisce senza sapere quello che fa»,
gli uomini non sanno, e spensierati fanno.
Giugno 1972
(da Chi va col lupo, Rusconi, 1975)
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Sono versi ampiamente ancorati alla cronaca di un giorno di giugno del 1972 questi di Alberico Sala: il poeta lombardo inganna la noia di un lungo viaggio in treno con i giornali e i settimanali. Se la caduta di un meteorite a Lodi, città a lui cara perché vicina, risveglia memorie e immagini di una cultura contadina, ben diversa è la riflessione sulla battaglia di An Loc, combattuta tra il 13 aprile e il 20 luglio del 1972 e vinta dai sudvietnamiti e dagli americani, che impedirono ai vietcong di raggiungere Saigon: uno scenario di guerra che rimbalza dalle pagine patinate del rotocalco e smentisce con la spensieratezza dei massacri la celebre poesia di Ho Chi Minh sulla rosa.
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LA FRASE DEL GIORNO
La vergogna / è dell'uomo pioniere sulla luna, sconfitto / in terra.
ALBERICO SALA, Chi va col lupo
Alberico Sala (Vailate, 11 marzo 1923 - 25 novembre 1991), scrittore, poeta e critico d'arte italiano. Fu giornalista e critico cinematografico all’Eco di Bergamo, Corriere d’informazione, al Corriere della sera e al Giorno.
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