sabato 2 giugno 2018

Terra magica


ALEKSANDR PUŠKIN

ALL’ITALIA

Chi conosce la terra dove il cielo
d'indicibile azzurro si colora?
dove tranquillo il mar con l'onda sfiora
rovine del passato?
dove l'alloro eterno ed il cipresso
crescon superbi? dove il gran Torquato
cantò? dove anche adesso
ne la notte profonda
i canti suoi va ripetendo l'onda?
la terra ove dipinse Raffaello,
dove gli ultimi marmi
animò di Canova lo scalpello
e Byron rude martire ne' carmi
dolore, amore effuse e imprecazione?
Italia, terra magica, gioconda
terra d'ispirazione!

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2 giugno. Festa della Repubblica. Dopo infinite polemiche e il solito teatrino, a quasi 90 giorni dal voto e a conferma del celebre aforisma di Flaiano “In Italia infatti la linea più breve tra due punti è l'arabesco”, abbiamo anche un governo. Celebriamo dunque semplicemente questa Italia che, volente o nolente, è la nostra patria, anche se spesso ci fa disperare. Una terra di bellezza e di poesia che facciamo di tutto per vituperare, dall’inquinamento al dissesto, dal disastro delle strade cittadine agli inceneritori, ma che agli occhi degli ospiti stranieri, quali il poeta Aleksandr Puškin, appare come davvero è, “magica” sebbene il barista del centro storico talvolta ti freghi caricando a dismisura lo scontrino…

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Italia

FOTOGRAFIA DA PINTEREST

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LA FRASE DEL GIORNO
Che cosa pensano gli italiani? Difficile dirlo. Si ha molta fiducia nella nostra incapacità.
LEO LONGANESI, Parliamo dell'elefante

 



Aleksandr Sergeevič Puškin (Mosca, 6 giugno 1799 – San Pietroburgo, 10 febbraio 1837), poeta, saggista, scrittore e drammaturgo russo, considerato fondatore della letteratura russa contemporanea; le sue opere, tra le migliori espressioni del romanticismo russo, hanno ispirato numerosi scrittori, compositori e artisti.


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