GIUSEPPE CONTE
IL POETA
Non sapevo che cosa è un poeta
quando guidavo alla guerra i carri
e il cavallo Xanto mi parlava.
Ma è passata come una cometa
l’età ragazza di Ettore e di Achille:
non sono diventato altro che un uomo:
la mia anima si cerca ora nelle acque
e nel fuoco, nelle mille
famiglie dei fiori e degli alberi
negli eroi che io non sono
nei giardini dove tutta la pena
di nascere e morire è così leggera.
Forse il poeta è un uomo che ha in sé
la crudele pietà di ogni primavera.
(da Le stagioni, Rizzoli, Milano, 1988)
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Giuseppe Conte autobiograficamente ricostruisce la sua genesi di poeta: da ragazzo, giovane lettore appassionato dell’Iliade e dell’Odissea a uomo che indaga sul reale e sulla propria essenza, che penetra nei meandri della psiche, che percorre i giardini dell’emozione in cerca del senso del vivere.
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FRANZ VON MATSCH, “IL TRIONFO DI ACHILLE”, CORFU, ACHILLEION, PARTICOLARE
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LA FRASE DEL GIORNO
La poesia contiene in sé l’oscillazione eterna tra gioia e dolore, tra piacere e sofferenza in cui si manifesta l’essenza stessa del nostro essere uomini e il mistero della nostra presenza tra gli altri esseri sul pianeta.
GIUSEPPE CONTE
Giuseppe Conte (Porto Maurizio, Imperia 15 novembre 1945) è uno scrittore, poeta e traduttore italiano. Insegnante di filosofia e collaboratore di numerose riviste. Si è interessato, come studioso, ai procedimenti metaforici. La sua ispirazione poetica si affida al mito, dall’universo classico a quello druidico, da quello azteco a quello orientale.
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