lunedì 25 giugno 2018

Scrivo anche se


KATY PARRA CARRILLO

AUTODIDATTA

Scrivo da un tempo molto simile al tuo.
Sono poco più di un libro
- albero ferito e triste – che è sempre stato vecchio.
Scrivo perché sono insufficiente,
perché la mia parola muore ogni giorno
crivellata a mano
dalla sua verità.
Scrivo anche se tutto sembra già scritto
e pronto per essere eseguito.

(da Sintomi dell’oblio, 2000)

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“Scrivi, ti prego. Due righe sole, almeno, anche se l'animo è sconvolto e i nervi non tengono più. Ma ogni giorno. A denti stretti, magari delle cretinate senza senso, ma scrivi. Lo scrivere è una delle più patetiche e ridicole nostre illusioni. Crediamo di fare cosa importante tracciando delle contorte linee nere sopra la carta bianca. Comunque, questo è il tuo mestiere, che non ti sei scelto tu ma ti è venuto dalla sorte, solo questa è la porta da cui, se mai, potrai trovare scampo. Scrivi, scrivi. Alla fine, fra tonnellate di carta da buttare via, una riga si potrà salvare. (Forse)”. Già Dino Buzzati vedeva nella scrittura un’ancora di salvezza, un mezzo per provare a superare la finitudine umana: quello che in questi versi conferma la poetessa spagnola Katy Parra Carrillo.

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Lonely Planet

FOTOGRAFIA © LONELY PLANET

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LA FRASE DEL GIORNO
Non so se poeti si nasce o si diventa. In realtà non credo che il poeta sia un essere speciale, ma di sicuro che la poesia è imprescindibile.
KATY PARRA CARRILLO




ParraKaty Parra Carrillo (Totana, 6 dicembre 1964), poetessa spagnola. Cofondatrice dei gruppi letterari Espartaria e Jitanjáfora, coordina corsi di poesia nella regione di Murcia e collabora con emittenti radio e quotidiani.


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