WENDY COPE
AL ROUND POND
Guardi te stessa. Ed anche chi ti guarda.
Uno spettro sul muro del giardino.
Uno è lo spettro e l’altra, sì, sei tu –
sempre che entrambi esistiate davvero.
Che strano esser qualcuno dietro un volto,
avere un nome e sapere che è il tuo,
trovarsi in questo angolo di verde.
Una chiocciola osservi: avanza e sosta.
Tu stai seduta, e ti domandi quieta
fino a quando. Ti muovi? No, rimani.
Ignoto è il tessitore dell’ordito.
Scivola via un minuto dopo l’altro.
(By the Round Pond, da Se non sapessi, 2001 – Traduzione di Silvio Raffo)
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Il Round Pond è un lago – rettangolare, a dispetto del nome – situato nei giardini di Kensington. Creato su ordine di Giorgio II nel 1730 e profondo fino a 5 metri, ospita pesci e una svariata serie di cigni, anatre, oche, gabbiani e altri uccelli. Lì la poetessa britannica Wendy Cope ambienta con la consueta aggraziata ironia una poesia dal sapore metafisico che si interroga sull’esistenza, sulla sua origine e sul suo significato.
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ELABORAZIONE GRAFICA CON PAINNT DI UNA FOTOGRAFIA DI DAVID HAWGOOD
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LA FRASE DEL GIORNO
Questo è il futuro – ma è di già arrivato? / Da giovani sembrava assai lontano / come un giorno al tramonto nel passato.
WENDY COPE, Valori familiari
Wendy Cope (Erith, 21 luglio 1945) è una poetessa britannica. Lettrice di Storia al St. Hilda’s College, ha esordito nel 1986 con Preparando una cioccolata per Kingsley Amis, facendosi notare per l’ironia e l’arguzia delle sue poesie.
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