RAFFAELE CARRIERI
APPRENDO UN ALTRO SILENZIO
Apprendo un altro silenzio
Alla fine del giorno:
La sera attendo
Il tuo ritorno.
Con la tua mano
Al posto vuoto
La polvere tolgo
A poco a poco.
In ciascun giorno
Di nuovo ti perdo.
In ciascun angolo
Ancora ti aspetto.
Col tuo occhio
Mi guardo intorno:
Dietro ogni muro
Mi trovo solo.
Di silenzio in silenzio
Ti scorgo, ti sento
E parlo da solo
Tutto l'inverno.
(da Stellacuore, Mondadori, 1970)
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Seconda domenica di maggio, Festa della Mamma. È l’assenza la protagonista di questa dolce e triste poesia per la madre di Raffaele Carrieri: ma è un’assenza che è continua presenza, il continuo essere della madre scomparsa nel cuore e nei pensieri.
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PABLO PICASSO, “MADRE E FIGLIO”, PART.
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LA FRASE DEL GIORNO
Madre. La prima forma per l'individuo dell'esperienza dell'anima.
GEORG ADLER
Raffaele Carrieri (Taranto, 23 febbraio 1905 – Pietrasanta, 14 settembre 1984), scrittore e poeta italiano. A quattordici anni abbandonò la città natale e viaggiò imbarcandosi come marinaio su bastimenti mercantili. Tornato in Italia fu per due anni gabelliere a Palermo.
”La mia poesia è tutta autobiografica; ispirata a fatti realmente accaduti, a viaggi, a soggiorni in paesi stranieri” scrisse di sé.
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