OLINDO GUERRINI
SOLE D’INVERNO (IN BICICLETTA)
I
Nel pallido meriggio alle romite
vie che corsi ed amai son ritornato
ed ho visto fiorir le margherite
bianche tra le tenaci erbe del prato.
Un cinguettar di passere stordite
nel tepor luminoso e profumato,
come un canto di nozze acconsentite
pel deserto sentier m’ha seguitato
e le ruote leggere hanno volato
sotto l’impulso mio, quasi rapite
meco nel sogno dell’april rinato.
Oh, col bacio del sol morbido e mite,
quanti dolci pensier m’han visitato,
quante rose nel cor mi son fiorite!
II
E con le rose ho fatto una ghirlanda
per la sepolta giovinezza mia,
la giovinezza cara e memoranda
ch’era saggezza e mi parea follìa.
La riveggo nel sogno e mi domanda
un buon ricordo, una parola pia,
povera morta che si raccomanda
nel nome santo della poesia!
Corro così la solitaria landa
e m’accompagna sol la fantasia
che sospinge le ruote e le comanda
e vivo e volo! Ah, benedetta sia
quest’ora lieta che il destin mi manda,
questo raggio d’amor che il sol m’invia!
(da Le Rime, Zanichelli, 1903)
Il ritorno nei luoghi dell’adolescenza diventa l’occasione per provare la malinconia della giovinezza perduta: è un tema abbastanza banale quello dei versi del poeta romagnolo Olindo Guerrini, noto anche con lo pseudonimo Lorenzo Stecchetti. La novità sta nel mezzo meccanico, in quell’oggetto che allora - nel periodo a cavallo tra i due secoli - compariva per una delle prime volte in poesia, simbolo di una civiltà già diversa e meccanizzata, di una evoluzione poetica che sarebbe passata velocemente dagli stilemi un po’ immobili e stantii dell’Ottocento a quelli più realistici e veloci del Novecento.
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LINDA APPLE, “MAN ON BICYCLE”
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LA FRASE DEL GIORNO
Non so per gli altri ma per me la giovinezza fu un esempio clamoroso di credito millantato.
GESUALDO BUFALINO, Il malpensante
Olindo Guerrini, noto anche con lo pseudonimo di Lorenzo Stecchetti e con altri nomi d'arte (Forlì, 4 ottobre 1845 – Bologna, 21 ottobre 1916), poeta e scrittore italiano, esponente della poesia realista di epoca positivista si dedicò alla lirica intimista, alla poesia dialettale e satirica tra Decadentismo e Scapigliatura.
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