ANTONIO BAROLINI
PALINURO
a Elena
E anch’io, nel sopore
chiudendo le palpebre,
come Palinuro,
cadrò dal bordo della nave
sull’iridata scia:
docile mare,
vaga follìa,
amore.
(da Poesie alla madre, Neri Pozza, 1960)
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Palinuro è un personaggio dell’Eneide di Virgilio: marinaio di Enea, mentre è al timone di notte viene tentato dal dio Sonno, che vince la sua resistenza e lo fa precipitare in mare durante la rotta dalla Sicilia a Cuma; il naufrago riesce a giungere sulla costa dove è trucidato dai barbari Lucani. Antonio Barolini, poeta veneto che ha spauto innestare gli influssi della poesia americana – era corrispondente dagli Stati Uniti per La Stampa – sulla sua familiare e cordiale elegia, si serve di Palinuro per ritagliarsi addosso l’immagine di un naufrago gettato dal fato nella follia dell’amore.
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GEORG CHRISTOPH EIMMERT, “PALINURO, TIMONIERE DI ENEA, CADE IN MARE”
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LA FRASE DEL GIORNO
L'amore è la saggezza dello sciocco e la follia del saggio.
SAMUEL JOHNSON
Antonio Barolini (Vicenza, 29 maggio 1910 – Roma, 21 gennaio 1971), scrittore, poeta e giornalista italiano. Noto soprattutto come narratore, ha però svolto una singolare attività poetica nella quale si trovano i tratti fondamentali della sua personalità: dalla visione della vita, di un cattolicesimo alacre, evangelico, alla preferenza per un discorso affabile, colloquiale.
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