ALEJANDRA PIZARNIK
FUGA IN LILLA
Bisognava scrivere senza perché, senza per chi.
Il corpo si ricorda di un amore come un accendersi la lampada.
Il silenzio è tentazione e promessa.
(Fuga en lila, da L’inferno musicale, 1971- Traduzione di Claudio Cinti)
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Poesia complessa nella sua striminzita brevità questa di Alejandra Pizarnik: la “fuga” è l’elaborazione musicale di un tema che viene proposto nelle sue svariate possibilità. La poetessa argentina sembra voler fare del tempo questa variazione: l’amore ricordato può essere il leit-motiv, ma anche il silenzio promesso, con cui in un’altra poesia “tutto fa l’amore”.
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LA FRASE DEL GIORNO
Soltanto il lettore può terminare la poesia incompiuta, recuperare i suoi multipli sensi, aggregarne altri nuovi.
ALEJANDRA PIZARNIK
Alejandra Pizarnik (Avellaneda, 29 aprile 1936 – Buenos Aires, 25 settembre 1972), poetessa e traduttrice argentina. La sua poesia è la risposta alle ansie e alle crisi depressive che la portarono a uccidersi ingerendo 50 pastiglie di Seconal: pura indagine, continua domanda sull’esistenza, sulla colpa e sull’eterno soffrire.
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