LAMBERT SCHLECHTER
L’OPPOSTO DI OGNI POSTO, III, 3
dedicano i poeti facilmente
poemi ad altri poeti
rimborsare un debito
implorare un sorriso
o semplicemente il piacere
d’un segno che nessuno capirà
amicizie senza contratto & senza età
complicità in barba al nulla
chi capirà la mia felicità
d’avere Čechov per amico e Sylvia Plath
(da L’opposto di ogni posto, Interlinea, 2013 - Traduzione di Clemente Condello)
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È poesia colloquiale quella di Lambert Schlechter: colloquia non solo con il lettore ma con i modelli che ha assorbito nel corso degli anni nella sua cultura - in questa raccolta cita ad esempio poeti cinesi, Cesare Pavese, Omar Khayyam, Gilgamesh, il Qohélet. È il dialogo privilegiato che ogni poeta ha con i testi altrui, tanto da poter considerare i loro autori, per quanto lontani nel tempo e nello spazio, come amici.
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FOTOGRAFIA © JAMES JAFFE
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LA FRASE DEL GIORNO
Mandare l’anima da sola a veleggiare / attraverso i secoli & i continenti / a scoprire un passato-presente / ritrovare Gilgamesh e Qohelet e Omar Khayyam / e con loro essere d’accordo.
LAMBERT SCHLECHTER, L’opposto di ogni posto
Lambert Schlechter, (Lussemburgo, 4 dicembre 1941), scrittore lussemburghese di lingua francese, ha pubblicato una trentina di opere, suddivise in poesie, racconti, saggi, drammi teatrali. Il suo ultimo progetto è Le Murmure du monde, una collezione di frammenti letterari, filosofici e autobiografici.
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