KONSTANTINOS KAVAFIS
IL POETA
Distaccato dal mondo, l’inebria una poetica magia:
il mondo intero per lui sono i bei versi.
Per il suo poeta la Fantasia costruì una casa
solida, immateriale, che la sorte non scuote.
Direte: “Che vita insulsa e inutile. Follia
credere che un suono seducente di flauto
sia la vita, e nient’altro”; o “Arida apatia
sferza colui che mai strema la pena
e la lotta del vivere”. Ma errato e ingiusto
è il vostro giudicare. Di lui, divina è la Natura.
Non giudicate con la vostra logica, cieca debolezza.
La sua casa ha pareti di magici smeraldi
con dentro mormorii di voci: “Sta’ tranquillo, amico;
medita e componi. Mistico apostolo, coraggio!”
(da Poesie erotiche, Crocetti, 1985 - Traduzione di Nicola Crocetti)
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“Non giudicate con la vostra logica, cieca debolezza”: è in questo verso del poeta greco Konstantinos Kavafis la risposta a quanti non capiscono e non considerano la poesia. Il loro approccio è sbagliato, incrostato delle cose del mondo, appesantito dalla logica o dall’assenza di sensibilità. Sono loro a muoversi goffi come degli struzzi incapaci di volare, mentre il poeta come l’albatro di Baudelaire si eleva invece nel cielo libero. Perché la poesia è magica, è divina, altro che un’arida apatia o una seducente follia!
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PIOTR KONCHALOVSKY, “RITRATTO DEL POETA ALEKSANDR PUSKIN”
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LA FRASE DEL GIORNO
C’è una sola definizione della poesia: l’accoglienza che l’uomo riserva alla vita.
JOË BOUSQUET, Mistica
Konstantinos Petrou Kavafis, (Alessandria d'Egitto, 29 aprile 1863 – 29 aprile 1933), poeta e giornalista greco. Pubblicò 154 poesie, spesso ispirate all'antichità ellenistica, romana e bizantina, percorre, mirando al sublime, i vari gradi di un'esperienza estetica congiunta alla pratica dell'amore omosessuale.
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