PÄR LAGERKVIST
TRA DIECIMILA ANNI
Tra diecimila anni
sotto gli alberi passerà
una fanciulla snella e bionda
con fiori tra i capelli,
e sarà ancora primavera.
È un’ora mattinale
qui nel bosco della mia giovinezza,
dove tutto è fresco di rugiada,
ogni sentiero, ogni albero è cespuglio,
tutto ciò che non perisce.
Luminoso, il ramo della betulla sfiora
la sua fronte pura,
ed è ancora lei
che un giorno ho amato,
tutto ciò che è stato esiste ancora.
(da Il paese della sera, 1953)
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Il Premio Nobel svedese Pär Lagerkvist, “credente senza fede” attratto dai valori fondamentali dello spirito e della civiltà umana, sogna un mondo e un tempo futuro – un lontanissimo futuro – in cui la vita continua a fiorire nella sua eterna primavera e l’anima seguita ad abitare in esso sotto forma di una giovane ragazza.
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ALEXANDER IGNATIUS ROCHE, “SPRING LANDSCAPE WITH A WOMAN PICKING A BLOSSOM”
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LA FRASE DEL GIORNO
Solo quel che arde / diviene cenere. /Sacra è la cenere.
PÄR LAGERKVIST
Pär Fabian Lagerkvist (Växjö, 23 maggio 1891 – Stoccolma, 11 luglio 1974), scrittore, poeta e drammaturgo svedese. Nel 1951 vinse il premio Nobel per la letteratura con la seguente motivazione: «Per il suo vigore artistico e per l'indipendenza del suo pensiero con cui cercò, nelle sue opere, di trovare risposte alle eterne domande che l'umanità affronta».
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