ARMANDO ROMERO
VAGABONDO
Con la testa vuota
Giro per il mondo
E così ottengo il doppio cielo
Della foglia e del suo contorno
Non detengo la mia strada
Quando nel mare
Si profilano le sartie
Al contrario proseguo
E i miei piedi portano via le orme
Dalla sabbia
Il vento allora
Entra così nella pelle
E nei capelli
È il succo della frutta
All’aprirsi eterno
Il paradiso della tua carne
Con la testa vuota
Giro per il mondo
(da Los móviles del sueno, 1974-75)
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Il viaggio aiuta ad aprire la mente, ci obbliga a rapportarci con gli altri e con le loro culture. Il viaggiatore è una persona curiosa di vedere e di conoscere, come il poeta colombiano Armando Romero. E la poesia diventa anch’essa un viaggio, un modo di porsi con il mondo, con gli altri, con l’amata: “Due atti ho sempre provato a conciliare: il viaggio e la scrittura”, e infatti alla base di entrambi c’è l’identica disposizione a meravigliarsi.
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CASPAR DAVID FRIEDRICH, “VIANDANTE SUL MARE DI NEBBIA”
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LA FRASE DEL GIORNO
Dov’è la poesia, allora, / lo sguardo verso dentro?
ARMANDO ROMERO, Hagion Oros
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