ANDREA ZANZOTTO
NAUTICA CELESTE
dal balcone di Teolo, 8 novembre 1959
Vorrei renderti visita
nei tuoi regni longinqui
o tu che sempre
fida ritorni alla mia stanza
dai cieli, luna,
e, siccom’io, sai splendere
unicamente dell’altrui speranza.
(da IX Ecloghe, Mondadori, 1960)
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Teolo, località padovana sui Colli Euganei: è lì che Andrea Zanzotto osserva il cielo da un balcone e si abbandona a un'osservazione metafisica originata dalla luna, che non ha luce propria ma con le sue rocce e polveri riflette i raggi del sole. Simile alla luna si vede il poeta, alla disperata ricerca dell'”io” significante.
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FOTOGRAFIA © FLO222/PIXABAY
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LA FRASE DEL GIORNO
Delicato belletto di seta / nel riflesso di grandi distanze – / ogni pensiero semplice è vicino.
ANDREA ZANZOTTO, Haiku per una stagione
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Andrea Zanzotto (Pieve di Soligo, 10 ottobre 1921 – Conegliano, 18 ottobre 2011), poeta italiano tra i più importanti del secondo Novecento. La sua poesia, che scava profondamente nella materia linguistica, è legata alle tracce e alle memorie del suo paese natio: "Qui non resta che cingersi intorno il paesaggio”.
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