ELSE LASKER-SCHÜLER
OH LE TUE MANI
Sono i miei bambini.
Tutti i miei giochi
stanno nel loro cavo.
Sempre gioco ai soldatini
con le tue dita, piccoli cavalieri,
finché non cadono giù.
Come le amo
le tue mani di ragazzo, tutte e due.
(da La cupola, 1920 - Traduzione di Nicola Gardini)
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"Ma ti ho afferrato le mani / Poiché il mio amore è un bambino che gioca": la poetessa tedesca Else Lasker-Schüler indugia sulle mani dell'amato, ne fa un innocente gioco infantile, ma è un gioco amoroso: "Il mio cuore va lento sotto / Io non so dove – / Forse nella tua mano. / Dovunque essa si impiglia alla mia rete".
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FOTOGRAFIA © RICARDO ROJAS/PEXELS
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LA FRASE DEL GIORNO
Nella mia anima, il tuo sguardo fiorirà di dolcezza.
ELSE LASKER-SCHÜLER
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Else Lasker-Schüler, all'anagrafe Elisabeth Schüler (Elberfeld, 11 febbraio 1869 – Gerusalemme, 22 gennaio 1945), poetessa tedesca. Frequentò l’ambiente espressionista, i cui autori la sostennero economicamente dopo il secondo divorzio. Nel 1933, pochi mesi dopo aver vinto il Premio Kleist, emigrò a Zurigo in seguito alle minacce naziste.

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