mercoledì 13 febbraio 2019

In mille notti


ROSE AUSLÄNDER

DELL’AMATO LE NOTTI

Dell’amato le notti ad accendere
voglio dolcemente accecare occhi donando

Dell’amato il respiro a carezzare
muta il sangue mio in mille rose

Dell’amato l’amore a trattenere
in mille donne vorrei smembrarmi

Che me sola mille volte brami
che mio solo sia tutte amando!

(da L’arcobaleno, 1939 - Traduzione di Gio Batta Bucciol)

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Il traduttore Gio Batta Bucciol, oltre a certe pagine di Else Lasker-Schüler e di Paul Celan, evoca per questi versi d’amore della poetessa tedesca Rose Ausländer il Cantico dei Cantici. Ed è una similitudine davvero pertinente, che emerge direttamente dall’atmosfera in cui Rose, ebrea chassidica, visse la sua gioventù.

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MARC CHAGALL, “INNAMORATI DAL VISO AZZURRO”

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LA FRASE DEL GIORNO
Se io / dico io / io intendo anche / te / senza di te / io non / potrei cantare / il mio dolore / che è anche gioia / del nostro concerto // Frazione / del mio conturbante / sopravvivere.
ROSE AUSLÄNDER




Rose Ausländer, nata Rosalie Beatrice Scherzer (Černivci, Ucraina, 11 maggio 1901 – Düsseldorf,  3 gennaio 1988), poetessa ebrea tedesca. Dai tomi fiabeschi della gioventù passò a narrare con dolore la deportazione e lo sterminio degli ebrei e l’alienazione di New York, dove visse a lungo.


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