SERGEJ ESENIN
TU DICEVI CHE SAADI
Tu dicevi che Saadi
Baciava soltanto sul seno.
Aspetta, per amor di Dio,
Anch’io prima o poi imparerò!
Tu cantavi: «Oltre l’Eufrate
Le rose sono più belle delle fanciulle».
Se io fossi ricco,
Avrei composto un’altra melodia.
Io avrei colto quelle rose,
Perché per me la sola gioia –
È che non ci sia niente al mondo
Di meglio della cara Šaganè.
E non tormentarmi con i comandamenti,
Io non ho comandamenti.
Visto che sono nato poeta,
Per questo, bacio come un poeta.
19 dicembre 1924
(da Motivi persiani, 1925 – Traduzione di Eridano Bazzarelli)
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Il poeta russo Sergej Esenin nel 1916 cominciò ad appassionarsi alla poesia persiana: Saadi, Omar Khayyam, Firdusi, che lesse in una antologia curata dall’accademico Fedor Korš. Non raggiunse mai l’Iran, ma si permeò di quella cultura attraverso i versi, tanto da pubblicare la raccolta Motivi persiani: forse un modo per evadere, per ritrovare la tranquillità nell’esotismo orientale: “Si è calmata la mia antica ferita – / Il delirio ubriaco non mi rode il cuore / Con gli azzurri colori di Teheran / Io oggi li curo in una casa da the”. Mentre nel mondo reale Esenin, abbandonata Isadora Duncan, si è legato all’attrice Augusta Miklashevskaya, in poesia coltiva il sogno dell’amore romantico, platonico per quanto sensuale, di questi versi dedicati alla figura idealizzata di Šaganè.
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ILLUSTRAZIONE © PERSIAN LIONESS
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LA FRASE DEL GIORNO
A parole non si parla d’amore, / D’amore si sospira solo furtivamente, / E gli occhi, come zaffiri,
risplendono.
SERGEJ ESENIN, Motivi persiani
Sergéj Aleksándrovič Esénin (Konstantinovo, 3 ottobre 1895 – Leningrado, 28 dicembre 1925), poeta russo imagista. Nato da una famiglia contadina, le sue poesie furono influenzate dal folklore russo. Nel 1922 sposò la ballerina statunitense Isadora Duncan, da cui divorziò nel 1924. L’anno seguente fu trovato morto in un albergo di Leningrado forse suicida forse ucciso da agenti della polizia sovietica.
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