domenica 26 agosto 2018

L’amore che ha parlato


PIERO BIGONGIARI

IL DILUVIO

Io e te siamo rimasti,
calate le acque,
a guardarci negli occhi, scintillanti
del sole di dopo il diluvio,
e le cose sono rimaste a parlare
perché si trovano qua e là
disposte come a caso tra me e te,
schistose morbide pesanti
a coprire il biancore viscido dei lombrichi.
Tutto al di là di quello che è stato,
l’amore che ha parlato
ha le stesse parole in bocca
a pronunciare il suo più alto discorso,
quello della sua stessa indifferenza
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(da Rogo, Edizioni della Meridiana, 1952)

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“Io nemmeno più ti aspetto o ti lascio” scrive Piero Bigongiari in “Versetti sotto la pioggia”, la poesia che precede questa in Rogo: il diluvio che ha posto fine a un amore è passato. Ora rimane questo momento di calma – quello che segue la tempesta e conta i danni: ora che non ci sono più altre interferenze tra i due amanti, a regnare è questo senso di indifferenza in cui l’attimo è pacificato nella sua decadenza.

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Perez

DIPINTO DI FABIAN PEREZ

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LA FRASE DEL GIORNO
Ma questo è amore, questo poco spazio / che viene meno: screzio del possibile, / strazio dell'impossibile che può.
PIERO BIGONGIARI, Antimateria




Piero Bigongiari (Navacchio, 15 ottobre 1914 – Firenze, 7 ottobre 1997), poeta e critico letterario italiano. Insegnò storia della letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Firenze. È considerato esponente di un ermetismo purista in cui dominano metafisicamente il tema dell’assenza, un forte anelito religioso e la trasfigurazione simbolica della realtà.


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