LÉOPOLD SÉDAR SENGHOR
E IL DISCO INFUOCATO DEL SOLE
E il disco infuocato del sole declina nel mare vermiglio.
Ai confini della foresta e dell’abisso, mi perdo nel dedalo del sentiero.
L’odore m’insegue forte e altero, a pungere le mie narici
Deliziosamente. Mi insegue e tu mi insegui, mio doppio.
Il sole si immerge nell’angoscia
In una messe di luci, in un’esultanza di colori e di grida irose.
Una piroga sottile come un ago nella ferma intensità del mare,
Uno che rema e il suo doppio.
Sanguinano le rocce di Capo Nase, quando lontano si accende il faro
delle Mamelles.
Al pensiero di te, così mi trafigge la malinconia.
Penso a te quando cammino e quando nuoto,
seduto o in piedi, penso a te mattina e sera,
La notte quando piango e sì, anche quando sono felice
Quando parlo e mi parlo e quando taccio
Nelle mie gioie e nelle mie pene. Quando penso e non penso,
Cara penso a te.
(da Lettres d’hivernage, 1973 – Traduzione di M.G. Bruni)
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Il sapore della terra africana permea i due terzi dei questa poesia di Léopold Sédar Senghor, poeta e politico senegalese di lingua francese. Sono immagini che vengono proposte alla nostra mente come scene di un film dalla fotografia degna di un Premio Oscar. Poi, nel finale, è l’emozione a emergere, la nostalgia per la donna amata viene a riempire ancora una volta il cuore e la testa, come evocata dalla bellezza dell’Africa.
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IMMAGINE DA TUMBLR
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LA FRASE DEL GIORNO
Donna nuda,donna nera / vestita del tuo colore che è vita,della tua forma che è bellezza!
LÉOPOLD SÉDAR SENGHOR, Poesie
3 commenti:
Quanta bellezza! senza confini dettati dagli uomini, senza limiti imposti, al di là di terre, di anni trascorsi, vive l'eco " magico" del vero amore, anche se velato da una dolce e misteriosa malinconia.
Splendida la scelta
Adriana Pitacco
Grazie. E soprattutto la mente non ha confini: certo, è nostalgia, è malinconia, ma è una cosa dolce...
Stupenda!!!
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