GIOVANNA BEMPORAD
SERA DI CARNEVALE
La stanza vuota mi fluisce incontro
con un denso rigurgito di forme
tra gli oggetti quieti e sedentari;
se tento
fondermi in una folla o un sentimento
e aprirmi il varco fino alla piazzetta
cresce la mia tristezza;
se un pugno di coriandoli un ragazzo
mi getta in viso, bruciano i miei occhi
come sotto una frusta.
(da Esercizi, Garzanti, 1980)
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Giovanna Bemporad è famosa soprattutto per le traduzioni – l’Odissea in particolare, ma anche i simbolisti francesi e i lirici tedeschi – e quando si “mette in proprio” ha uno stile molto particolare che probabilmente assorbe quelle letture coniugandole in endecasillabi che cercano la perfezione musicale. Così è anche in questa sera di Carnevale sospesa tra solitudine e tristezza.
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LA FRASE DEL GIORNO
Tu sola potrai resistere / nel rogo del Carnevale. / Tu sola che senza maschere / nascondi l’arte d’esistere.
GIORGIO CAPRONI, Cronistoria
Giovanna Bemporad (Ferrara, 16 novembre 1928 – Roma, 6 gennaio 2013), poetessa e traduttrice italiana. Amica di Pasolini e Ungaretti, è famosissima per la sua traduzione dell’Odissea. I suoi versi sono raccolti in Esercizi, ripubblicati più volte con aggiunte dal 1948 al 1980.
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