domenica 30 novembre 2008

Cinquecentenario palladiano


Ricorre oggi il cinquecentenario palladiano: Andrea Palladio nasceva infatti il 30 novembre 1508. Un architetto che rivoluzionò i canoni della costruzione di ville signorili innestandovi idee originate dalla lettura di Vitruvio e rinnovando stilemi classici. Il Medioevo aveva lasciato il passo al Rinascimento e Palladio fu uomo di quel tempo.

Il suo stile, noto come Neoclassicismo, è poi stato imitato e ripreso, ha furoreggiato in Europa, negli Stati Uniti e in Oceania. Le sue ville, passate alla storia come "palladiane", costellano la provincia di Vicenza sconfinando anche in quelle di Padova, Treviso e Rovigo: sono immediatamente riconoscibili per un elemento architettonico, le "barchesse", delle ali laterali di "servizio", in quanto destinate a separare dal corpo centrale della villa, dove risiedevano i proprietari, dai locali adibiti al lavoro dei domestici e degli artigiani. Erano infatti ville produttive, di campagna, circondate da campi e magazzini. Altri elementi caratteristici sono il rapporto proporzionale fra le varie parti e la derivazione delle facciate da edifici antichi con l’uso di colonne, trabeazioni e decorazioni. L'UNESCO considera queste ventiquattro opere palladiane patrimonio mondiale dell'umanità dal 1996.

Oltre alle ville, di Palladio restano celebri opere: il rivestimento esterno del Palazzo della Ragione di Vicenza, il Palazzo Chiericati con portico di stile romano, il Palazzo Valmarana con sei lesene su un alto basamento. Del suo incarico di architetto ufficiale della Serenissima, assunto nel 1570 dopo la scomparsa del Sansovino, sono testimonianza il convento delle Zitelle alla Giudecca e la Chiesa del Redentore. L'ultima sua opera, tornato a Vicenza, rimase incompiuta: il Teatro Olimpico, ideato e disegnato da lui, sarà completato cinque anni dopo la sua morte, avvenuta il 19 agosto 1580.

Vicenza celebra il suo illustre cittadino con la grande mostra del Cinquecentenario, a palazzo Barbaran da Porto fino al 6 gennaio 2009. A Venezia il Museo Correr terrà la mostra “Palladio e Venezia”. Due artisti contemporanei veneti, Elio Armano e Alessio Tasca, eseguiranno monumenti al Palladio: uno sarà collocato in via Tiso da Camposampiero a Padova, dove l'architetto visse l'infanzia, l'altro a villa Godi Malinverni a Lugo, sua prima opera architettonica.

Le iniziative continueranno fino al 30 novembre 2009


Villa Almerico Capra (La Rotonda) 1566-1567


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LA FRASE DEL GIORNO
L'architettura è il gioco sapiente, corretto e magnifico dei volumi raggruppati sotto la luce.
LE CORBUSIER, Vers une architecture

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho un blog che si intitol Helzelett ed ho come simbolo lo stesso quadro di vettriano che usa lei. Normale la mia curiosità...ottima scelta!!!!

DR ha detto...

Le opere di Vettriano hanno un loro particolarissimo fascino. Io cercavo qualcosa che mi rappresentasse al meglio: così mi immedesimo nell'uomo con il cappello e la camicia bianca. La donna con l'abito rosso sul manubrio della bicicletta è la Musa.

Anonimo ha detto...

Certo hanno fascino perchè rappresentano un mondo magico, sensuale, intrigante, spensierato, pensieroso.......
L'immagine io l'ho scelta perchè rappresenta un momento felice - spensierato appunto - e guardandola mi trasmette la gioia di un momento di libertà e di complicità.