Google Earth - ha un'opzione incredibile: la possibilità di viaggiare per la Roma imperiale all'epoca di Costantino, nel 320 d.C. La ricostruzione è accuratissima e sembra davvero di volare sulla città in una specie di sbalorditiva macchina del tempo. Il programma ci consente di infilarci anche all'interno di noti edifici e di ammirarne i dettagli: Il Colosseo, il Circo Massimo, il Foro...
Proviamo anche noi allora a viaggiare nel tempo, oggi: ma andiamo un po' più indietro, entriamo nella Roma del I secolo avanti Cristo. È l'epoca di Pompeo, di Catilina, di Cicerone, di Catullo. Roma ci si presenta come una città in divenire, passata da solida Repubblica a potenza economica in espansione, dove, attratti dalle sue ricchezze e dal suo fascino, giungono a migliaia i cittadini provenienti dalla periferia dell'Impero. Come succederà con l'America a cavallo tra Ottocento e Novecento, con la Germania e la Svizzera degli Anni '70, con l'Italia di fine e inizio millennio. Tre milioni di schiavi, contadini e immigrati, che nel 65 a.C. saranno tutti espulsi con la Lex Papia, la Bossi-Fini di allora, che si rivelerà un semplice palliativo: gli stranieri ritorneranno tutti, e in numero maggiore.
Ci troviamo di fronte a eleganti e solide case signorili mischiate a case popolari sviluppate in altezza, come condomini ante litteram, spesso soggette a crolli e incendi per l'instabilità della costruzione, realizzate spartanamente, con sportelli di legno o di cuoio al posto delle finestre e con l'acqua potabile non in grado di raggiungere i piani superiori.
In qualcuna di quelle case signorili possiamo trovare donne ricche e libere, emancipate, esperte sul come farsi una dote e sui metodi anticoncezionali. Sono donne invise a Giovenale, che le definisce "insopportabili" ed è urtato dal loro parlare di poesia a tavola, ma molto amate da Catullo, come la Ipsililla del Carme 32 ("Ti prego, cocchina mia, invitami da te nel pomeriggio") o l'adorata Lesbia di tante poesie, la bella Clodia, moglie separata dell'ex governatore della Gallia Cisalpina Quinto Cecilio Metello.
Bene, fermiamoci qui: per sognare ancora ci basta aprire Google Earth o il libriccino dei Carmi.
Immagine: Google
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LA FRASE DEL GIORNO
Di nulla si può dire che è, di tutto che è stato o sarà. Così veloce precipita il tempo e impercettibilmente a ogni istante ci muta... Triturando in passato il futuro, il non-essere in altro non-essere...
GESUALDO BUFALINO, Il Giornale, 3o dicembre 1988
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