domenica 11 febbraio 2024

La neve cade sulla notte


XAVIER VILLAURRUTÍA

NOSTALGIA DELLA NEVE

La notte cade sulla neve!

Tutti abbiamo pensato prima o poi
o qualcuno – io stesso – lo pensa adesso
per chi non sa che un giorno lo pensava già,
che le ombre che formano la notte
di ogni giorno cadono silenziose, furtive, nascondendosi
dietro se stesse, dal cielo:
fiocchi d'ombra.
Perché l'ombra è la neve scura,
l'impensabile neve nera e silenziosa.

La neve cade sulla notte!

Che incredibile luce serale,
fatta della polvere più fine,
piena di misteriosa dolcezza,
annuncia la comparsa della neve!
Poi, per fili invisibili
fiocchi di piuma, fiocchi di schiuma
scendono sciolti nell'aria come una chioma.
E qualche dolce sogno,
del sonno senza ansia,
infantile, tenera, mite
gioia dimenticata,
ha la forma miracolosa
con cui di notte
cadono le silenziose
ombre bianche della neve.

(da Nostalgia della morte, 1938)

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La nostalgia comporta il ritorno a un tempo perduto e implica un dolore dolce e malinconico, ma contemporaneamente conduce a uno spazio vivo e fremente di desiderio all'interno della memoria, un luogo dove rifugiarsi. Il poeta messicano Xavier Villaurrutía si perde in un ricordo della neve - è la neve a cadere sulla notte o la notte a cadere sulla neve? - in un intreccio di piume e di schiume, di ombre e di oscurità.

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FOTOGRAFIA © MARTIN MARIANI/PEXELS

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  LA FRASE DEL GIORNO 

Tutto nella notte vive di un dubbio segreto: / silenzio e rumore, tempo e luogo.
XAVIER VILLAURRUTÍA, Nostalgia della morte

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Xavier Villaurrutía González (Città del Messico, 27 marzo 1903 - 25 dicembre 1950), poeta e drammaturgo messicano, fu membro del gruppo vicino alla rivista Contemporanéos e vicino al Surrealismo. La sua opera poetica si distingue per l’oscurità e per immagini di abbandono e desolazione.


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