lunedì 5 febbraio 2024

Il corpo di una poesia


ANA CRISTINA CÉSAR

GUARDO A LUNGO

Guardo a lungo il corpo di una poesia
finché non perdo di vista tutto ciò che non è il corpo
e sento un rivolo di sangue
che si separa dai denti
sulle gengive.

(da Cene di aprile, 1979)

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È una compenetrazione profonda quella che fa con la poesia la poetessa brasiliana Ana Cristina César: arriva a viverla, a farla diventare una parte di sé. Il corpo della poesia e il corpo del poeta sentono l'uno per l'altro e arrivano ad attingere alle medesime sensazioni.

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CHRISTIAN SCHLOE, "IL SEGRETO DELLA ROSA"

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  LA FRASE DEL GIORNO 

Per sfida al desiderio / insisto sul male di scrivere / ma non so se la dea affiora in superficie / o semplicemente mi punisce con i suoi ululati.
ANA CRISTINA CÉSAR

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Ana Cristina Cruz César nota anche come Ana C. (Rio de Janeiro, 2 giugno 1952 – 29 ottobre 1983), poetessa e traduttrice brasiliana. È considerata uno dei nomi più importanti della “generazione ciclostile” degli anni '70 e il suo nome è spesso legato al movimento Fringe Poetry.


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