domenica 25 febbraio 2024

Il tuono


GENEVIEVE TAGGARD

CIRCOLO INFINITO

L'albero sotto il quale giacevamo,
il tuono, il tuono
del mio cuore, e il tuo stupore,
e il nostro pianto…

Adesso siamo vecchi, siamo sfiniti, stanchi di dormire.
Per ogni dolore c'è una fine: deve esserci una fine al nostro pianto.
Vieni con me, vola con me, incontrami, ridi e salta -

L'albero sotto il quale giacevamo,
il tuono, il tuono
del mio cuore, e il tuo stupore,
e il nostro pianto.

(da Per gli amanti desiderosi, 1922)

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Il circolo infinito è quello della vita. La poetessa modernista statunitense Genevieve Taggard riesce a esprimerlo con la ripetizione della strofa: due giovani amanti sotto un albero - bellissima l'analogia tra il tuono di un temporale e quello che proviene dal cuore di lei che batte d'amore: "Un tuono aspro e inespresso / si ergeva come un muro di pietra / sopra la linea argentata della palude. / (...) / Il nostro amore ebbe inizio / tra il lampo e lo schianto". Ma poi si invecchia e tutto diventa ricordo, l'amore però resta e si rinnova.


FOTOGRAFIA © WALLUP

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  LA FRASE DEL GIORNO 

E questo canto sordo mi attraversa la testa, / E questo gemito sordo sprofonda nel mio cuore: / Metà del mio corpo deve essere morta, / Siamo separati.
GENEVIEVE TAGGARD, Per gli amanti desiderosi

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Genevieve Taggard (Waitsburg, Washington, 28 novembre 1894 - New York, 8 novembre 1948), poetessa americana. Cresciuta alle Hawaii, si trasferì a New York nel 1920 per insegnare. Biografa di Emily Dickinson, la sua poesia ha per temi l'amore, la bellezza e la natura selvaggia, nonché il cambiamento sociale e personale.


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