La poetessa austriaca Friederike Mayröcker è morta venerdì scorso a Vienna. Era nata il 20 dicembre del 1924 ed era stata fino al 1977 insegnante di inglese. Pubblicò i suoi primi versi sulla rivista d’avanguardia Plan a 15 anni. In un primo momento influenzata dal surrealismo, si dedicò in seguito alla ricerca del linguaggio della Wiener Gruppe aderendo alla neo-avanguardia che teorizzava una poesia di variazioni e di ristrutturazione sintattica. Anche da questi estremismi però prese lentamente le distanze, tornando a un linguaggio più tradizionale. Descrisse così il suo metodo di scrittura: “Vivo per immagini. Vedo tutto per immagini, tutto il mio passato, i ricordi sono immagini. Trasformo le immagini in linguaggio arrampicandomi sull'immagine. Ci cammino dentro finché non diventa linguaggio”. FemBio, database che pubblica la biografia di donne famose, ne valuta così la poesia: “I suoi testi sfidano l'accesso razionale, sono una rete poetica, spesso malinconica, sono sogni che ci incantano - e ci liberano”.
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FOTOGRAFIA © FRANZ JOHANNES MORGENBESSER
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ORTENSIA ROSSO CHIARO E
Ortensia rosso chiaro e
un vento ininterrotto
il ligustro profuma
le mie finestre hanno tende
di lance
su nel biancore: Claude Debussy azzurra cicala
travature spaccate
le fragole fioriscono
(da Tod durch Musen, 1966 – Traduzione di Sara Barni)
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COME TI CHIAMO
come ti chiamo
quando ti penso
e tu non ci sei:
mia fragolina di bosco
mia lucertola di zucchero
mio cartoccio di consolazione
mio baco di seta
mio scaccia paure
mia Aurelia
mio fiore di ghiaia
mio bimbo appisolato
mia mano mattutina
mio dimentica tutto
mia croce dalla finestra
mio nascondi luna
mia bacchetta d'argento
mio raggio di sera
mio filo di sole
mia lepre con proboscide
mia testa di cervo
mia zampa di lepre
mia rana di rampa
mia ghirlanda di luci
mio ladro di primavere
mio ronzino tremolante
mia chiocciola d'argento
mio calamaio mio
mia volpe scopa
mio taglia boschi
mio sradica tempeste
mio guarda orsi
mio squaderna denti
mio orecchio di cavallo
mio albero del Prater
mio ricciolo di corno
mia borsa di scimmia
mia svolta d'inverno
mio carciofino mio
mia mezza notte
il mio conto alla rovescia
(da capo!)
(da Tod durch Musen, 1966 - Traduzione di Sara Barni)
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ATTRAVERSO MOLTE MASCHERE
Attraverso molte maschere
noi guardiamo
la bellezza del mondo:
silenzioso è il pendolo della luna
si ripete il giro del sole
oh Sirio oh mandorlo e astro:
ancora hanno vita tutti quelli che amiamo.
(da In langsamen Blitzen, 1974 - Traduzione di Sara Barni)
di Friederike Mayröcker sul Canto delle Sirene:
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LA FRASE DEL GIORNO
Penso linguaggio.
FRIEDERIKE MAYRÖCKER
Friederike Mayröcker (Vienna, 20 dicembre 1924 – 4 giugno 2021), poetessa austriaca. Dapprima influenzata dal surrealismo, ha accolto in seguito la problematica del linguaggio promossa da Wittgenstein e dalla scuola viennese, giungendo a una poesia di variazioni e di ristrutturazione sintattica.
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