FRIEDERIKE MAYRÖCKER
A VOLTE IN CERTI CASUALI MOVIMENTI
sfiora la mia mano la tua mano della tua mano il dorso
oppure il mio corpo dentro i vestiti si appoggia quasi senza saperlo
per un attimo contro il tuo corpo nei vestiti
questi movimenti minimi quasi vegetali
il tuo sguardo angolato e il tuo occhio volutamente perso nel vuoto
la tua domanda subito interrotta dove vai quest’estate
cosa stai leggendo
mi attraversano come un dolce coltello
in pieno cuore e lungo tutta la gola
e mi dissecco come una fonte in una calda estate
(da Della vita le zampe, Donzelli, 2002 – Traduzione di Sara Barni)
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La scrittrice austriaca Friederike Mayröcker nel 1954 incontrò il poeta Ernst Jandl: non solo nacque l’amore, ma la trentenne poetessa fu folgorata dall’avanguardia del Gruppo di Vienna, dai suoi giochi fonetici e linguistici: ne divenne in breve protagonista apportandovi il suo linguaggio particolare, con neologismi, allusioni letterarie e artistiche, montaggi sintattici, dove avanguardia e musicalità vanno spesso di pari passo e in armonia con i giochi semantici. È riconoscibilissima comunque in questa poesia l’emozione di un incontro amoroso, il brivido intenso e sottile della vicinanza.
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FOTOGRAFIA © VIVIAN MAIER
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LA FRASE DEL GIORNO
Quando la mano di un uomo tocca la mano di una donna, entrambi toccano il cuore dell’eternità.
KAHLIL GIBRAN
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