mercoledì 11 gennaio 2017

Movimenti minimi

 

FRIEDERIKE MAYRÖCKER

A VOLTE IN CERTI CASUALI MOVIMENTI

sfiora la mia mano la tua mano della tua mano il dorso
oppure il mio corpo dentro i vestiti si appoggia quasi senza saperlo
per un attimo contro il tuo corpo nei vestiti
questi movimenti minimi quasi vegetali
il tuo sguardo angolato e il tuo occhio volutamente perso nel vuoto
la tua domanda subito interrotta dove vai quest’estate
cosa stai leggendo
mi attraversano come un dolce coltello
in pieno cuore e lungo tutta la gola
e mi dissecco come una fonte in una calda estate

(da Della vita le zampe, Donzelli, 2002 – Traduzione di Sara Barni)

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La scrittrice austriaca Friederike Mayröcker nel 1954 incontrò il poeta Ernst Jandl: non solo nacque l’amore, ma la trentenne poetessa fu folgorata dall’avanguardia del Gruppo di Vienna, dai suoi giochi fonetici e linguistici: ne divenne in breve protagonista apportandovi il suo linguaggio particolare, con neologismi, allusioni letterarie e artistiche, montaggi sintattici, dove avanguardia e musicalità vanno spesso di pari passo e in armonia con i giochi semantici. È riconoscibilissima comunque in questa poesia l’emozione di un incontro amoroso, il brivido intenso e sottile della vicinanza.

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Maier

FOTOGRAFIA © VIVIAN MAIER

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LA FRASE DEL GIORNO
Quando la mano di un uomo tocca la mano di una donna, entrambi toccano il cuore dell’eternità.
KAHLIL GIBRAN




Friederike Mayröcker (Vienna, 20 dicembre 1924), poetessa austriaca. Dapprima influenzata dal surrealismo, ha accolto in seguito la problematica del linguaggio promossa da Wittgenstein e dalla scuola viennese, giungendo a una poesia di variazioni e di ristrutturazione sintattica.


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