sabato 2 gennaio 2021

Poesie per gennaio VII


Gennaio apre l’anno con il suo freddo e la sua neve: ecco allora la natura che vive il suo periodo verginale nei versi di Camillo Sbarbaro e la Venezia ghiacciata dalla bora di un inizio d’anno nella poesia di Alberto Mondadori.

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FOTOGRAFIA DI FULVIO ROITER

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CAMILLO SBARBARO

GENNAIO

Ormai passò la rosea cavalcata
dei giovinetti mesi ingannatori,
che vestita l'avean tutta di fiori
e di sole e d'azzurro incappucciata.

Or ripensa la grande traviata
d'Aprile i ricci e i facili rossori;
e derelitta guarda i suoi squallori
e fa l'ammenda delle sue peccata.

E viene per perdono a fra' Gennaio,
dicendo l'atto di contrizione,
e s'umilia e gli bacia il vecchio saio.

«Padre - gli dice - voglio farmi monaca.»
E quei sorride incredulo e le impone
di neve fugacissima una tonaca.

(da Resine, Caimo,1911)

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ALBERTO MONDADORI

GENNAIO VENEZIANO

(dopo vent'anni)

Propaga angoli morti l'alba tra ciuffi d'erbe
e nulla si disperde sottacqua
nel crogiuolo dove tutto diventa vegetale.
E ogni cosa risale dal rigurgito al ritmico
colpo della pertica: la zavorra semimossa,
una tregua al riparo che non lenisce
l'ombra sepolta, la sarabanda dei silenzi
che si disperdono laggiù e qui si riaffacciano
in termini clementi, e l'iride annebbiata
per il livido tanfo che l'incrosta
è di sopravvissuti istinti. Di più, dall'arcobaleno
di nafta fuoriesce il vèrtice spezzato. Ogni ordine
di affetti è qui un ossuto patteggiamento
col domani nel suo volto marino e ha un suo arduo
peso, faticoso, spesso strozzato in una fuga ansante
da scordare al più ilare andare della gondola con te.
Non ti spaura, come me, l'enigma di brulicanti
estensioni che qui stringe col suo cappio
il primo chiaro del mattino: dopo lo scontro
delle correnti sulla pista notturna esso brusco
si scioglie e a noi appare come visto nei due specchi
del coiffeur o moltiplicato nei più che mille brani
ghiacciati dalla bora. Si fa diverso per ogni gamma
che sale il bel tempo freddo a oriente, via scivola
con il pezzo di legno attraverso la laguna sterminata
di cui spegne i segnali mentre un barbaglio accende
rosso sanguedibue sulla dogana: vince il tuo sapere
leggere nei segni. Lucente lo scroscio delle eliche
rompe il giro del cordame, si destano le cupole
semiconsunte al rimbombo improvviso del bronzo
e non ci sbugiarda, questo gennaio almeno!,
inattesa la sofisticata morgana di Venezia
che seccamente disegna la tua bilanciata verità.

1961

(inedita)

(da L'antologia dei poeti italiani dell'ultimo secolo, Martello, 1963)

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LA FRASE DEL GIORNO
Gennaio e febbraio sono la chiave di tutto l'anno.
PROVERBIO ITALIANO




Camillo Sbarbaro (Santa Margherita Ligure, 12 gennaio 1888 – Savona, 30 ottobre 1967),  poeta, scrittore e aforista italiano. Nelle sue poesie seppe coniugare un’osservazione della natura e un’analisi anche introspettiva della psicologia umana con uno stile secco e acuto.


Alberto Mondadori (Ostiglia, 8 dicembre 1914 – Venezia, 14 febbraio 1976), editore, giornalista, poeta e scrittore italiano. Collaborò alle edizioni della casa di famiglia prima di fiondare l’editrice Il Saggiatore. Con Quasi una vicenda nel 1957 vinse il Premio Viareggio.


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