venerdì 22 gennaio 2021

Cercandoti nell’oggi


JULIO CORTÁZAR

HIC ET NUNC

La nobiltà, le grandi parole, come stanno male
a questa tenerezza senza guance da toccare,
e questa lingua senza labbra da capire.
Si avvilisce un amore così che rimbalza sulle pareti della stanza
o sta cadendo a pezzi di parole, questo.
È inutile l'arguzia e inutile la speranza
noi siamo la previsione,
gli occhi e la bocca orientati al vento. A che mi serve
ciò che è stato, la soave cronaca?
Sempre andrò cercandoti nell'oggi
di questa città, a quest'ora.
Se mi volto, oh Lot, sei il sale
dove la sete mi si rompe a pezzi.
Guarda di che vivo, di quali sostanze,
ma non compassionarmi, andandotene così
ancora di più.

(Hic et nunc, da Le ragioni della collera, Fahrenheit 451, 1995 – Trad. Gianni Toti)

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Hic et nunc, adesso e qui. L’eterno presente che viviamo, l’oggi che impera nelle nostre esistenze. È per questo che il poeta e scrittore argentino Julio Cortázar non è felice: il suo amore non si trova nella stessa dimensione temporale, ma è su quella del passato, congelato, trasformato come la moglie di Lot, in una statua di sale.

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JACK VETTRIANO, "AUTORITRATTO"

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LA FRASE DEL GIORNO
La memoria è uno specchio che mente in modo scandaloso.
JULIO CORTÁZAR




Julio Cortázar, all'anagrafe Julio Florencio Cortázar Descotte (Ixelles, Belgio, 26 agosto 1914 – Parigi, 12 febbraio 1984), scrittore, poeta, critico letterario, saggista e drammaturgo argentino naturalizzato francese, maestro del racconto, particolarmente attivo nei generi del fantastico, della metafisica, del mistero.


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