martedì 3 novembre 2020

Simbolo di nostalgia


KATERINA ANGHELAKI-ROOKE

DICE PENELOPE

And your absence teaches
me what art could not
- Daniel Weissbort

Non tessevo, non lavoravo a maglia,
cominciavo uno scritto, lo cancellavo
sotto il peso della parola
perché l’espressione perfetta è ostacolata
quando dentro sei oppressa dalla pena.
E se l’assenza è il tema della mia vita
– l’assenza dalla vita –
sulla carta viene fuori il pianto
e il dolore naturale del corpo
che sa la privazione.

Cancello, strappo, soffoco
le urla vive:
“dove sei, vieni, ti aspetto
questa primavera è diversa dalle altre”
e al mattino ricomincio
con nuovi uccelli e lenzuoli bianchi
che si asciugano al sole.
Tu non sarai mai qui
ad annaffiare i fiori con la canna
e i vecchi soffitti che gocciolano
impregnati di pioggia
e la mia personalità
ch’è dissolta nella tua
quietamente, autunnalmente...
Il tuo cuore eletto
– eletto perché io l’ho scelto –
sarà sempre altrove
e io taglierò con le parole
i fili che mi legano
a quest’uomo particolare
del quale ho nostalgia
finché Ulisse diventi simbolo di nostalgia
e navighi per i mari
nella mente di ognuno.
Ogni giorno ti scordo
con passione
perché ti lavi dai peccati
del profumo e della dolcezza
e così purificato
entri nell’immortalità.
È un lavoro duro e ingrato.
Unica ricompensa, se alla fine
capirò cosa sia la presenza umana,
cosa sia l’assenza
o come funziona l’io
in tanta desolazione, in tanto tempo
come nulla fermi il domani
il corpo continua a rigenerarsi
si alza e si corica sul letto
quasi abbattuto a colpi d’ascia
a volte infermo a volte innamorato
sempre con la speranza
che quanto perde in tatto
lo guadagni in sostanza.

(da Poeti greci del Novecento, Mondadori, 2010 - Traduzione di Nicola Crocetti)

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Il personaggio di Penelope, la sua fedele attesa di Odisseo, è molto “gettonata” tra i poeti: ha scritto del doloroso rimpianto per gli anni perduti Ghiannis Ritsos, ha rivendicato la scoperta del talento e l’affermazione indipendente dell’operosità femminile Carol Ann Duffy, della lotta contro lo scorrere del tempo ha parlato Sophia De Mello Breyner Andresen. La poetessa greca Katerina Anghelaki-Rooke punta invece il suo obiettivo sul tema dell’assenza, immedesimandosi con lei, condividendone la nostalgia dell’amato.

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THOMAS SEDDON,"PENELOPE"


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LA FRASE DEL GIORNO
Se l’amore ti ha dimenticato / tu rammentalo di nuovo.
KATERINA ANGHELAKI-ROOKE




Katerina Anghelaki-Rooke (Atene, 22 febbraio 1939 – 21 gennaio 2020), poetessa e traduttrice greca. Le sue poesie, con una costante meditazione sulla morte, trattano la relazione tra l’essere umano e la natura, la ricerca esistenziale femminile, l’esperienza di essere donna in una società tradizionale, con un linguaggio semplice e colloquiale.


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