domenica 22 novembre 2020

Figli della fortuna


SARA TEASDALE

FORTUNA

Quante volte ci siamo incontrati
come accade a stranieri per la via:
figli della fortuna ignari, entrati
dalla porta del cielo per magia.

(da Gli amorosi incanti, Crocetti, 2010 - Traduzione di Silvio Raffo)

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La dolcezza spesso ironica della poetessa statunitense Sara Teasdale si veste qui di un malinconico fatalismo: “Provo a scrivere di ciò che mi commuove” aveva del resto dichiarato in un’intervista; è il caso di questa quartina che sicuramente è “rimasta, completa, per giorni” nella sua mente, un pensiero sull’amore dal sapore vagamente ottocentesco, quell’amore romantico che Sara cullava nel suo cuore sin da bambina.

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DIPINTO DI RICHARD BLUNT

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LA FRASE DEL GIORNO
Meglio del conio d’oro / di un re incoronato / è la memoria ben custodita /di una cosa bella.
SARA TEASDALE, Fiamma e ombra




Sara Teasdale (St. Louis, Missouri 8 agosto 1884 – 29 gennaio 1933), poetessa statunitense. La sua vita, caratterizzata dall’inquietudine e dalla nevrosi, finì con il suicidio a 38 anni. Le sue poesie, dimenticate per anni, corrono sul filo dell’ironia e di una voluta semplicità.


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