martedì 17 novembre 2020

Dalle porte dell’alba


PAUL ÉLUARD

MARINA

Ti guardo e il sole cresce
Presto ricoprirà la nostra giornata
Svegliati cuore e colori in mente
Per dissipare le pene della notte

Ti guardo tutto è spoglio
Fuori le barche hanno poca acqua
Bisogna dire tutto con poche parole
Il mare è freddo senza amore

È l’inizio del mondo
Le onde culleranno il cielo
E tu vieni cullata dalle tue lenzuola
Tiri il sonno verso di te

Svegliati che io segua le tue tracce
Ho un corpo per attenderti per seguirti
Dalle porte dell’alba alle porte dell’ombra
Un corpo per passare la mia vita ad amarti

Un corpo per sognare al di fuori del tuo sonno

(Marine, da La Fenice, 1951 – Traduzione di Vincenzo Accame)

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Una marina in cui l’alba inizia a illuminare di nuovo le cose: tutto è chiaro, leggero, puro, cristallino. Come quel sole che lentamente dà vita, nella cosmogonia del poeta surrealista francese Paul Éluard è l’amore, è la donna a dare origine al mondo: “Amando, ho creato tutto: reale, immaginario / Ho dato la sua ragione, la sua forma, il suo calore / E il suo ruolo immortale a colei che mi illumina”.

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P.A. NISBET, "ALBA SUL MARE DI CORTEZ"
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LA FRASE DEL GIORNO
Donna tu metti al mondo un corpo sempre uguale / Il tuo / Tu sei la somiglianza.
PAUL ÉLUARD, Facile




Paul ÉluardPaul Éluard, pseudonimo di Eugène Émile Paul Grindel (Saint-Denis, 14 dicembre 1895 – Charenton-le-Pont, 18 novembre 1952), poeta francese, è stato tra i maggiori esponenti del movimento surrealista. La sua poesia evolve da tematiche individualiste, di lirismo amoroso, a contenuti di forte ispirazione sociale.


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