giovedì 5 novembre 2020

Il futuro


RAÚL GONZÁLEZ TUÑÓN

E IL FUTURO CHE NASCE NUDO COME UN BIMBO

Il bimbo nasce nudo e senza un soldo.
Il futuro è un bimbo nudo.
Verranno poi gli anni, le leggi, i pregiudizi, l’affitto,
i primi ministri, e tutto si complica.
Verranno quelli che si oppongono a che la storia cresca,
le bussole si agitino e gli orologi si appassionino,
e ci saranno quelli seduti sopra un sasso
("Non ragioniam di lor, ma guarda e passa".)
Mosè lo deposero in una cesta, sul fiume
e ci fu un bambino soprannominato Fortunato in California.
Il futuro era in loro, nudo e senza vergogna.

(da La rotta delle isole perdute, 1969)

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Il futuro è tutto da scrivere, è una pagina bianca come le agende di Capodanno. È un enorme foglio intonso sul quale verranno poi le preoccupazioni. Così dice il poeta argentino Raúl González Tuñón: sulla sua purezza e sulla sua innocenza dobbiamo costruire con speranza.

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LA FRASE DEL GIORNO
Anche la gioventù è uno stato d’animo / e un modo di vivere, come la poesia.
RAÚL GONZÁLEZ TUÑÓN




Raúl González Tuñón (Buenos Aires, 29 marzo 1905 – 14 agosto 1974), poeta e scrittore argentino. Giornalista per Critica, era noto per il suo attivismo sociale e per le sue idee socialiste. Amico di Pablo Neruda, era soprannominato “il pulcino d’Argentina”.


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