mercoledì 27 maggio 2020

Canterò per lei


ADONIS

CENTO POESIE D’AMORE, 2

Canterò per noi canterò per lei
in suo nome, o compagno della mia esplosione lucente suo corpo,
insegnami il canto
di’ a questo tempo-muro che sono stato iniziato
e mi sono aperto al suo mistero,
in lui mi sono radicato
le mie poesie ne sono ricoperte,
ed io non voglio esistere soltanto per esistere.
non voglio che lasciar fluire il mio tempo tra le tue braccia
non voglio che estasiarmi di lei e estasiarmi per
lei,
cantare per noi e cantare per lei
in suo nome, o compagno della mia esplosione lucente suo corpo,
insegnami il canto.


(da Cento poesie d’amore, Guanda, 2003 – Traduzione di Fawzi Al Delmi)

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Adonis raccoglie qui i frutti della sua tradizione poetica e spirituale nel vedere corpo e anima, carne e spirito, umano e divino fondersi in una sintesi piena di energia creante” scrive Giuseppe Conte (il poeta ligure, non il premier). E dunque Adonis, poeta siriano, fa del suo amore, fa della sua donna poesia, incarna in lei e nel suo nome i versi fondendo tutto: vita, amore e poesia.

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KUAN YIN, "NATI DA UN RAGGIO DI SOLE"

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LA FRASE DEL GIORNO
Quasi disgiungo i miei giorni e me stesso: / là è il mio sangue e qui il mio corpo – fogli / che le scintille trascinano tra le rovine del mondo.
ADONIS, Cento poesie d’amore




Adonis o Adunis, pseudonimo di Alī Ahmad Saʿīd Isbir (Al-Qassabīn, 1º gennaio 1930) è un poeta e saggista siriano. È attivo nella la volontà di una rinascita culturale araba, rileggendone il patrimonio in una chiave non nazionalistica o religiosa, ma di apertura alla modernità. È stato più volte candidato al Premio Nobel per la Letteratura.


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