JOSÉ GOROSTIZA
PAUSE II
Il grillo non canta. Ritma
la musica
di una stella.
Misura
le pause luminose
con la sua clessidra.
Traccia
le sue orbite dorate
nell’eterea desolazione.
La brava gente pensa
- tuttavia -
che nell’erba
suoni un carillon.
(da Canzoni da cantare in barca, 1925)
.
Bastano poche pennellate al poeta messicano José Gorostiza per descrivere il canto notturno di un grillo: un’ode alle stelle del cielo, allo scorrere lento del tempo, all’infinita grandezza dell’universo, che solo le anime sensibili sanno cogliere – per gli altri resta solo quel canto monocorde nella notte.
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FOTOGRAFIA © WALLHERE
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LA FRASE DEL GIORNO
La poesia non è diversa, in sostanza, da un gioco a nascondino in cui il poeta la scopre e la denuncia, e tra essa e lui, come in amore, tutto ciò che esiste è l’allegria di questo gioco.
JOSÉ GOROSTIZA, Note sulla poesia
José Gorostiza Alcalá (San Juan Bautista, oggi Villahermosa, 10 novembre 1901 – Città del Messico, 16 marzo 1973), poeta e diplomatico messicano. Pubblicò solo due libri: Canzoni da cantare in barca (1925) e Poesie (1964) in cui cercò la purezza e la semplicità con uno spirito sottile e profondo.
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