mercoledì 7 agosto 2019

Le ginocchia della notte


MANUEL ALTOLAGUIRRE

NOTTE, ALLE UNDICI

Queste son le ginocchia della notte.
Nulla ancora sappiamo dei suoi occhi.
La fronte, l’alba, la rutilante chioma
verranno più tardi.
Il suo corpo percorso lentamente
da vite senza sogno,
in arance serali
affonda i vaghi piedi, ma le mani
assai per tempo albeggiano nell’aria.
Nel suo petto la luna.
E il sole nella mente.
Altiera. Nera. Sola.
Donna o notte. Alta.

(da Poesie complete, 1960 - Traduzione di Oreste Macrì)

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Del poeta surrealista spagnolo Manuel Altolaguirre scrive Vittorio Bodini: “l’immagine sorprende la struttura dell’oggetto poetico, suscitando nuove dimensioni e moltiplicando all’infinito le prospettive”. È il caso della notte, ritratta come una donna, che allora avrà ginocchia, le sole visibili alle 11, e poi occhi e un corpo e un seno dove come un diadema brillerà la luna.

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BRIAN WHITE, "NOTTE DI STELLE"

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LA FRASE DEL GIORNO
Voglio salire alla spiaggia / bianca dove le verdi / onde d’un mare ignorato / spruzzano il manto di Dio, / a quel paesaggio infinito, / altissimo, illuminato.
MANUEL ALTOLAGUIRRE, Poesie complete




Manuel Altolaguirre Bolín (Malaga, 29 giugno 1905 – Burgos, 26 luglio 1959), poeta surrealista spagnolo della Generazione del '27. Con i suoi toni intimisti e spirituali cantò l'amore e la solitudine Egli stesso indicò Juan Ramón Jiménez e Pedro Salinas come suoi ispiratori.


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