giovedì 15 agosto 2019

Come cani abbandonati


EWA LIPSKA

UN VERSO RANDAGIO

Un verso randagio vagabonda
nella materia oscura della carta.
Non ha padroni. L’autore l’ha lasciato
in balia del destino. Orfano di parole.

A volte
i versi sono come cani abbandonati
che abbaiano alla poesia.

(da Il lettore di impronte digitali, Donzelli 2017, traduzione di Marina Ciccarini)

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Ce ne sono di versi così, di poesie abbandonate nelle pagine dei libri, nel mare sterminato della Rete. Vagabondano simili a cani randagi, come dice la poetessa polacca Ewa Lipska. Eppure, quando trovano qualcuno che li scorge e li avvicina, abbaiano e lo seguono...

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DIPINTO DI EMANUEL OLOGEANU

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LA FRASE DEL GIORNO
Una piacevole occupazione è quella di prendere delle note, di scrivere degli schizzi. È un po’ come toccare le corde di un violino. Ma poi bisogna comporre la melodia o l’intero concerto.
EWA LIPSKA




Ewa Lipska, (Cracovia, 8 ottobre 1945), poetessa e giornalista polacca della generazione della “Nuova onda”. La sua poesia usa la povertà del linguaggio come strumento di percezione e comunicazione.


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