domenica 11 agosto 2019

E nient’altro


CEES NOOTEBOOM

LA PRIMA FOTO DI DIO

Questo era il mio aspetto dopo quel primo giorno.
Io, solo con le mie pietre di pietra,
Io, solo con i miei venti di vento.

Era il giorno in cui ero ancora felice,
la terra ancora deserta e vuota,
solo più tardi ho creato gli alberi,
gli animali, l’esercito e quel fotografo.

Spesso ho nostalgia del giorno
in cui l’ho fatto, lui per primo.
Lui e io, insieme nella mia creazione,
io con la mia giacca viola tra i venti di vento,
lui con il suo occhio come uno specchio
sulle mie pietre di pietra,

e nient’altro

(da Bitterzoet, 2000 - Traduzione di Fulvio Ferrari)

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La nostalgia di un tempo perduto, di una pienezza ancora pregna di possibilità, di un futuro davanti ancora da compiere. Ne soffriamo tutti, ne soffre persino Dio, ritratto qui dallo scrittore e poeta olandese Cees Nooteboom in una impossibile istantanea in un suo “paradiso” di terra e di vento, di polvere e deserti.

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FOTOGRAFIA © NASA

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LA FRASE DEL GIORNO
La memoria è come un cane che si sdraia dove vuole.
CEES NOOTEBOOM, Rituali




Cees Nooteboom (L’Aia, 31 luglio 1933), scrittore olandese. La sua opera comprende lavori di poesia, narrativa, drammaturgia, commedia e cronaca di viaggio. È stato più volte candidato al Premio Nobel. Arguto umorista, filosofo penetrante, storico attento, viaggiatore curioso e appassionato, è spesso paragonato a Borges, Calvino e Nabokov.



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