KARMELO C. IRIBARREN
COME SUONA STRANA
Come suona
strana
a questa età
la parola
amore.
La dici,
e non sai
se inganni
te stesso,
o lei,
o se esso
entrambi.
(da L’amore, questo vecchio neon, House, 2017)
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Suona davvero strana ad una certa età la parola “amore”, come dice il poeta basco Karmelo C. Iribarren? Qui in Lombardia un proverbio ricorda che “zucche e meloni hanno la loro stagione” riferendosi non solo ai frutti. Ma se può essere vero che ci si inganna o si è ingannati in modo maggiore dall’amore, resta comunque un sentimento del quale non ci si deve vergognare e al quale nemmeno ci si può opporre, come sa bene lo stesso Iribarren: “Come il vento che trova / una fessura / e si infila nella casa / e scompiglia tutto / libri / bollette / poesie / così entra / nella vita /l’amore”.
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FOTOGRAFIA DA PINTEREST
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LA FRASE DEL GIORNO
L’amore, / questo vecchio neon / al quale ancora / si accendono / le lettere.
KARMELO C. IRIBARREN, L’amore, questo vecchio neon
Karmelo C. Iribarren (San Sebastián, 19 settembre 1959), è un poeta spagnolo, autodidatta. Associata al “realismo sporco” di Bukowski e Carver, in realtà la sua è una poesia più minimale, molto spesso frutto di osservazione della strada e dei bar, che l’ha fatta definire “realismo pulito” e “poesia di esperienza”. Tra le sue raccolte poetiche Serie B, Dal fondo del bar, Ondata di gelo, Attraversando la notte, La pelle della vita.
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